venerdì 29 maggio 2020

STEP 21

L'etica nella comunicazione

Secondo la retorica di Aristotele, l'etica della comunicazione si può intendere come un abito morale per cui, secondo logica, tra due argomentazioni, dovrebbe prevalere quella migliore e non quella contenente la strategia per catturare il consenso. 
La frase precedente fa comprendere come comunicare possa presentare una valenza positiva o negativa a seconda di ciò che si vuole condividere e di quali siano gli scopi e i mezzi di tale condivisione.
La comunicazione efficace
Un esempio di applicazione positiva della comunicazione è la trasmissione di informazioni mediante le quali è possibile il progresso. Se non ci fosse comunicazione tra centri di ricerca e tra Stati, ad esempio, sarebbe quasi impossibile debellare un virus a livello globale. Si può considerare positiva, inoltre, quella comunicazione che permette una maggiore comprensione tra 2 o più individui, la comunicazione che porta al compromesso e alla pace; infatti, essa spesso è la carta da giocare per evitare un 'bellum omnium contra omnes', come affermato da Hobbes
I mass media sono il mezzo mediante il quale è possibile buona parte della comunicazione ai giorni nostri, ma sono da considerare un'applicazione positiva o negativa? Ciò che conferisce carattere positivo o negativo, in realtà, è lo scopo per cui vengono utilizzati questi strumenti. I mass media, infatti, hanno permesso di eliminare le distanze e di sentirsi vicini grazie al possesso di un cellulare anche se ci si trova a km di distanza; questo è da considerare molto positivo. 
D'altra parte, però, spesso la parola 'comunicazione' viene accostata a 'propaganda' o, ancora peggio, 'persuasione'. Nel corso della storia, infatti, molti dittatori hanno utilizzato i mezzi di comunicazione per poter diffondere il proprio pensiero e obbligare, spesso anche inconsciamente, tutti i cittadini ad avere un 'pensiero unico'. I dittatori dei totalitarismi del Novecento (Hitler, Mussolini e Stalin) si basarono sulla propaganda " nel riuscire a risvegliare l'immaginazione del pubblico attraverso un appello ai loro sentimenti, a trovare la forma psicologica appropriata che attragga l'attenzione e faccia appello al cuore delle masse nazionali" (parte presa direttamente dal Mein Kampf di Hitler). Nonostante il periodo dei totalitarismi sia passato, l'utilizzo dei mezzi di comunicazione per persuadere è presente in maniera subdola e nascosta. Come afferma Vance Packard (a cui ho dedicato un articolo che si può leggere cliccando qui),  il marketing dei giorni nostri utilizza trucchi psicologici e tattiche usate dal marketing per manipolare la mente dell'uomo e indurlo a comprare un determinato prodotto. 
Conseguenze della tecnologia persuasiva






Bibliografia:

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