venerdì 22 maggio 2020

Comunicazione tra le rane

Massimo Delledonne, docente di genetica presso l'Università degli studi di Verona, nella prima parte del video che riporto sotto (riguardante la memoria del DNA), parla del modo di comunicare delle rane, anfibi esistenti da ben 50 milioni di anni.
 Per moltiplicarsi, questi animali utilizzano un segnale di richiamo: le femmine ascoltano i maschi che gracidano, cercando di capire quanto siano vigorosi i a seconda della forza del suono. Nei maschi, questo fenomeno è spinto da un alto livello di testosterone. In molte specie di rane, i maschi comunicano usando impulsi sonori intervallati da pause regolari. La lunghezza delle pause è piena di significato: per esempio, una rana arboricola del Pacifico usa un richiamo lento per intimidire gli altri maschi e uno veloce per attrarre le femmine. Molti anni fa i ricercatori scoprirono nelle rane singole cellule nervose che si attivavano in risposta a richiami simulati di diversa lunghezza.  
Sono presenti però alcune eccezioni a questa regola:nella foresta del Borneo, per esempio,è presente la cosiddetta 'rana delle cascate', che ha sviluppato un richiamo non più vocale (perchè, a causa del suono delle cascate la femmina non riesce a sentire), ma visuale; il maschio, infatti, muove le zampe per essere visto, movimento dettato da una spinta ormonale. 



Bibliografia:

  1. https://www.lescienze.it/news/2002/09/06/news/il_canto_delle_rane-589170/
  2. http://www.muse.it/it/ufficio-stampa/comunicati-stampa/pagine/Suoni-e-musiche-dal-mondo-animale--ragni,-insetti-e-rane--.aspx

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