giovedì 30 aprile 2020

STEP 12

De Montaigne e la comunicazione tra gli animali

Michel de Montaigne (1533-1592) è un filosofo francese che nelle sue opere si propone di "descrivere l'uomo, e più particolarmente se stesso". Nei suoi Saggi, l'autore ribalta la tradizionale concezione antropocentrica che pone l'uomo al vertice della natura e nega che l'uomo abbia il diritto di opprimere gli animali, dato che essi, come lui, soffrono e provano sentimenti. 
Nelle pagine dell’Apologie, con l’intento di mettere in luce tutta la presunzione dell’essere umano di ritenersi superiore agli altri animali, l'autore scrive: 
" Quel difetto che impedisce la comunicazione tra esse [le bestie] e noi, perché non è altrettanto nostro che loro? Bisognerebbe stabilire di chi è la colpa del non comprenderci; noi infatti non le comprendiamo più di quanto loro [comprendano] noi. Per questa stessa ragione, esse possono considerarci bestie, quali noi le consideriamo. Non c’è gran meraviglia nel fatto che non le comprendiamo (come succede anche con i Baschi e i Trogloditi)"
Abbandonando un punto di vista antropocentrico, appare chiaro che anche gli animali sono in grado di comunicare al pari degli uomini, i quali non possono comprenderli così come non possono comprendere la lingua di altri uomini che non appartengono alla loro stessa civiltà.
In primo luogo per Montaigne gli animali sono assolutamente in grado di comunicare tra di loro; il fatto che non ci sia comprensione tra gli animali e gli uomini non dipende da un difetto di comunicazione nei primi quanto, piuttosto, da una mancata comprensione da parte degli uomini.
Michel de Montaigne


Bibliografia:
-https://it.wikiquote.org/wiki/Michel_de_Montaigne
-https://it.wikipedia.org/wiki/Michel_de_Montaigne#Scetticismo_e_animalismo
-http://www.iliesi.cnr.it/pubblicazioni/Ricerche-01-Marras_Schino.pdf

martedì 28 aprile 2020

La tutela costituzionale della comunicazione

Nei Paesi democratici la 'comunicazione', essendo la linfa vitale della democrazia, trova tutela nella Costituzione, che è la legge fondamentale dello Stato. L'art.21 Cost., infatti, recita che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione..."
Bisogna osservare che il legislatore costituente, nel prevedere alcune forme di libertà, non le estende a 'tutti', ma solo ai cittadini. Così, infatti l'art. 16: "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale..."; art. 17:"I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi...".
Il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero comprende, invece, non solo i cittadini, ma 'tutti', anche cioè gli stranieri che si trovino nel territorio dello Stato: questo fa intendere che esso è un diritto 'naturale' dell'uomo al di là della sua nazionalità.
Prima pagina dell'originale della Costituzione
Questo principio è chiaramente enunciato nella 'Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali' firmata a Roma il 4 novembre 1950 e resa esecutiva in Italia con la legge 4 agosto 1955 n.848, che all'art. 10 statuisce "Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di opinione e la libertà di ricevere o comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere interferenza di pubbliche autorità e senza riguardo alla nazionalità...". Trattasi di un diritto che adempie anche ad una funzione sociale, perchè assicura "alla collettività il contributo del pensiero di ciascun cittadino e consente la libera formazione della pubblica opinione" (Enrico Spagna Musso, Diritto costituzionale).
Alla luce dei dati normativi suindicati si ritiene che la Costituzione italiana tutela non sono il diritto ad informare, ma anche il diritto ad essere informati, perchè l'essenza della democrazia consiste nell'esprimere liberamente e nel ricevere liberamente idee, pensieri, notizie. L'art 21 della Costituzione tutela il dissenso e ciò è in radicale contrasto con i regimi totalitari.
Va rilevato che la manifestazione del pensiero, pur libera, incontra dei limiti nel rispetto di diritti altrui costituzionalmente tutelati: non vi è una libertà di diffamare o di offendere la dignità o l'onorabilità degli altri, beni giuridici che sono tutelati dal'art.3 Cost. ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...).
Va, infine, ricordato che la stessa Costituzione all'art. 21 indica che la libertà di manifestare non può offendere il comune sentimento del pudore e questo vale per la stampa, gli spettacoli teatrali, le produzioni cinematografiche etc.

Bibliografia:
-https://www.senato.it/documenti/repository/istituzione/costituzione.pdf

venerdì 24 aprile 2020

STEP 11

Come cambia la comunicazione ai tempi del COVID-19?




Durante la quarantena, a causa dell'impossibilità di incontrarsi fisicamente, si cerca di comunicare sfruttando le nuove tecnologie (a questo proposito, rimando ad un articolo del mio blog a cui si può accedere cliccando qui).Come scritto nell'articolo del giornale 'La Stampa', da quando il coronavirus ha colpito l'Italia, le chiamate di gruppo su Messenger e WhatsApp sono aumentate, in termini di tempo, di oltre dieci volte
Nell'ultimo mese lo scambio di messaggi è cresciuto del 50 per cento, mentre le visualizzazioni delle dirette su Instagram e Facebook Live sono raddoppiate nell'arco di una settimana. I mezzi di comunicazione vengono utilizzati non soltanto per sentirci vicini ai nostri cari, ma anche per diffondere importanti informazioni riguardo alla prevenzione dal virus. In questo caso, la comunicazione per immagini e gli spot a cura del ministero della salute si sono rivelati molto efficaci. 
Istruzioni su come lavare le mani e contenere il contagio sono di fondamentale importanza e, in questo periodo, anche un'immagine significativa con su scritto 'Resta a casa' può fare la differenza per modificare temporaneamente le abitudini degli italiani.
'Le dieci regole' del governo

Nonostante questo, bufale e disinformazione sono presenti in modo massiccio, soprattutto sul web e sui social network. Le fake news vengono diffuse mediante messaggi inoltrati su WhatsApp, foto, articoli, affermazioni di politici o esperti e districarsi diventa difficile anche per i più attenti. In momenti di incertezza, come quello che si sta vivendo oggi, il flusso di false notizie diventa incontrollabile.


Bibliografia:
-https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2020/03/25/news/chiamate-aumentate-di-dieci-volte-youtube-netflix-il-coronavirus-rischia-di-far-crollare-internet-1.38635450-https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/20/news/coronavirus_come_nascono_la_fake_news-251764762/

Aumento delle chiamate di gruppo in Italia

Osservazioni sulla lezione 24/04/2020

Durante la lezione di oggi, in cui è stato trattato il ruolo di divinazione e futurologia non solo tra gli indovini, ma anche in ambito scientifico, sono stata colpita dalla vicinanza tra arte divinatoria e ingegneria. A primo acchito sembra che le due espressioni siano tra loro ossimoriche, ma in realtà ho scoperto un nuovo volto dell'ingegneria, che non si riduce al mero calcolo, ma è sicuramente,in parte, immaginazione. Infatti, gli ingegneri elaborano idee, progetti  (che, come ho imparato oggi, deriva dal latino proiecere, che si può intendere come 'lanciare i dadi', 'gettare avanti'), facendo riferimento a modelli considerati validi grazie all'esperienza precedente. In un progetto si percepisce la necessità di previsione del futuro esattamente come accade nel fegato bronzeo etrusco che rappresenta una mappa del templum celeste, e questo avviene perchè da sempre conoscere il futuro dona all'uomo tranquillità.
Il fatto che ingegneri che hanno fatto la storia come Filippo Burzio e Vilfredo Pareto si siano dedicati successivamente all'economia e alla sociologia mi rende ancora più consapevole della poliedricità dell'uomo ('quest'uomo raro, questa autentica personalità, che m'incantò', afferma Burzio), che ha la capacità di scoprire sempre nuovi interessi, senza focalizzarsi, come direbbe al contrario Pirandello, in una 'forma' ben definita.

giovedì 23 aprile 2020

Kierkegaard e la comunicazione filosofica

Soren Kierkegaard, filosofo danese vissuto nella prima metà dell'Ottocento, viene considerato il precursore dell'esistenzialismo novecentesco. Il suo studio, infatti, si focalizza sull'esistenza del singolo e sul ruolo negativo della possibilità, che implica inevitabilmente la scelta.
Un aspetto della riflessione del filosofo è la comunicazione filosofica, intesa come questione riguardante il modo di comunicare la filosofia.

Kierkegaard divise la sua produzione filosofica in 3 modalità di comunicazione:

Soren Kierkegaard

  1.  la comunicazione diretta, usata per le opere che vengono pubblicate a sua firma (come quelle di contenuto religioso);
  2.  la comunicazione indiretta, che utilizza nelle opere che vengono pubblicate sotto uno pseudonimo (come Aut Aut, La malattia mortale, Il concetto dell'angoscia e Briciole di filosofia);
  3. Gli scritti non destinati alla pubblicazione come il Diario.


Secondo l'autore,scopo della comunicazione deve essere quello di far maturare al destinatario un’esperienza personale e di chiamarlo in causa non solo nella sua razionalità, ma nella sua personalità, per la quale egli è quello che è. Di fronte alla comunicazione , infatti, il destinatario deve maturare una propria posizione personale. Attraverso la lettura, il lettore delle opere di Kierkegaard giunge a conoscere se stesso e a prendere posizione, a fare una scelta intorno a ciò che legge.




Bibliografia:-https://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazione_filosofica_(Kierkegaard)-https://anki.altervista.org/appunti/riassunti/Kierkegaard_comunicazione_esistenziale.pdf

lunedì 20 aprile 2020

Il telefono di Dalì

'Telefono aragosta'
Salvador Dalì, 1936
Tate Modern, Londra
Il Telefono Aragosta di Salvador Dalí (1936) è il risultato della collaborazione tra il pittore e l’amico e mecenate Edward James, che lo spinse alla creazione di quest'opera. James, infatti, si trovava in visita a casa di una signora che, nell’atto di rispondere a un telefono che stava squillando, impugnò un’aragosta. L’accostamento comico tra un telefono e un’aragosta fece nascere l’idea per l’opera di Dalì.
L’aragosta è un simbolo a cui Dalí fa spesso riferimento nella sua arte; il crostaceo, infatti, appare in disegni e progetti associati di solito al piacere erotico e al dolore e viene considerato uno dei 'marchi di fabbrica' dell’artista.
L’associazione tra oggetti comuni e umorismo era uno dei principi del Surrealismo e il Telefono Aragosta ne è un classico esempio.


Bibliografia:
-https://filosofiadelgusto.wordpress.com/2013/03/21/dali-e-la-simbologia-del-telefono-aragosta/
-https://www.theartpostblog.com/tate-modern-opere/

giovedì 16 aprile 2020

STEP 10

La scena è tratta da ‘Eternal sunshine of the spotless mind’ (in italiano, ‘Se mi lasci ti cancello’), film del 2004 diretto da Michael Gondry, che vede come protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet. Questo spezzone mette in evidenza come 'parlare in continuazione non sia necessariamente comunicare'; infatti, la comunicazione, al contrario della più semplice azione del parlare, necessita di un ascoltatore e di una vera e propria trasmissione di idee e pensieri.
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mercoledì 15 aprile 2020

Le strategie di persuasione della comunicazione di massa

Robert Merton
La comunicazione di massa nasce nei primi anni del Novecento, in un periodo caratterizzato dalle Guerre, dai regimi totalitari e dalla propaganda grazie alle nuove tecnologie in ambito politico, come mezzo di persuasione e convincimento su un pubblico più ampio rispetto alla comunicazione tradizionale.
Robert Merton, sociologo americano, principale esponente della struttural funzionalismo, è una figura di spicco per la sociologia della comunicazione perchè, grazie al suo lavoro, ha rivestito un ruolo importante durante le guerre in Europa. Un esempio del suo contributo per l'America durante la seconda guerra mondiale è la proposta e la conseguente analisi (insieme al collega Paul Lazarsfeld) di una maratona radiofonica della cantante Kate Smith
La vendita dei titoli fu un mezzo importante tramite il quale il governo riuscì a raccogliere fondi per finanziare la guerra con contributi volontari di individui ed aziende invece che con un innalzamento delle tasse.
Kate Smith
 L'opera di persuasione ebbe effetti molto positivi: si riuscirono a ricavare ben 40 milioni di dollari, a dimostrazione dell'importanza della radio come mezzo di comunicazione di massa all'epoca. Molto importante qui è la differenza tra propaganda e persuasione: la prima è un sistema di comunicazione ad un'unica direzione, la seconda mantiene una direzione biunivoca, quindi ha un carattere più interattivo ed è molto più vicina alla conversazione.

 Bibliografia:
-https://sociologicamente.it/le-strategie-di-persuasione-della-comunicazione-di-massa/
-https://psycnet.apa.org/record/1947-02406-000

martedì 14 aprile 2020

Calvino e la comunicazione

“Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”
da "Palomar", Italo Calvino, 1983.

Italo Calvino nel 1961

lunedì 13 aprile 2020

STEP 9

'La colazione dei canottieri'
Pierre-Auguste Renoir
Olio su tela
1880-1882
The Philips Collection, Washington
L'opera raffigura la veranda aperta del ristorante dei Fournaise sull'isola di Chatou, abitualmente frequentato dai canottieri parigini che praticavano questo sport lungo la Senna si concedevano il meritato riposo in compagnia di amici. E' evidente l''atmosfera conviviale e festosa, accentuata dalla sguardi che 'parlano senza parlare' dei vari personaggi. In questo modo Renoir rende con leggerezza l'atmosfera di una domenica pomeriggio, e sembra quasi che si possano udire il ciarliero brusio degli uomini e le risate delle ragazze. 

venerdì 10 aprile 2020

STEP 8

La comunicazione in Platone 

"Accade invece che, quando ci si trovi in disaccordo su qualche punto, e quando l'uno non riconosca che l'altro parli bene e con chiarezza, ci si infuria, e ciascuno pensa che l'altro parli per invidia nei propri confronti, facendo a gara per avere la meglio e rinunciando alla ricerca sull'argomento proposto nella discussione." (Socrate)
Da 'Gorgia' di Platone


In questo spezzone del 'Gorgia', Platone dà la parola a Socrate per spiegare l'inefficacia della comunicazione quando coesistono disaccordo e rispetto reciproco, mettendo in evidenza la necessità di biunivocità del comunicare. Infatti, comunicare trova uno scopo soltanto se c'è qualcuno disposto ad ascoltare.
Platone

lunedì 6 aprile 2020

STEP 7

Taci, anima stanca di godere

"Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (all’uno e all’altro vai
rassegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non d’ira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
d’una rassegnazione disperata.


Non ci stupiremmo,
non è vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato…
invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è, soltanto quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo, e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso."

Camillo Sbarbaro, Pianissimo(1917)

In questa poesia, che ho studiato durante il liceo, l'autore prova a stabilire una sorta di colloquio interiore con la propria anima, che è in preda ad una 'rassegnazione disperata'. Il tentativo di dialogo con l'anima mette in evidenza l'incomunicabilità e la situazione di solitudine del poeta, che sottolinea la perdita d'importanza della poesia nel suo periodo storico (la 'sirena del mondo' che ha 'perduto la voce' è proprio la poesia).  
Il tema appena citato è, infatti, caratteristico del Novecento; ad esempio, in 'Non chiederci la parola', Eugenio Montale afferma, immaginando un discorso tra poeti ed un lettore: 'Codesto solo oggi possiamo dirti, / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo'. 
Aldo Palazzeschi, nel suo componimento 'E lasciatemi divertire!', scrive che 'gli uomini non dimandano / più nulla dai poeti', facendo riferimento ad una perdita d'importanza della poesia in quegli anni, che le fa perdere la sua funzione comunicativa e sociale, togliendo al poeta il ruolo di 'vate'. Per maggiori informazioni riguardo all'argomento, consiglio la lettura del seguente articolo:http://www.literary.it/dati/literary/l/luzzio_fra/la_funzione_del_poeta_nella_lett.html.
Camillo Sbarbaro

venerdì 3 aprile 2020

STEP 6

La comunicazione (e spesso l'incomunicabilità), viene affrontata da molti scrittori sia classici sia moderni. Personalmente, ho ritrovato questo tema nelle mie letture e, in particolare, nei miei autori preferiti a cui farò riferimento in questo post.
       
Copertina del libro,edizione di Feltrinelli

Luigi Pirandello, in 'Sei personaggi in cerca d'autore', scrive:
 "Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci se nelle parole che io dico metto il senso e il valore delle cose che sono dentro di me, mentre chi le ascolta, le assume col senso e il valore che hanno per se del mondo che egli ha dentro? Crediamo di intenderci; ma non ci intendiamo mai
Secondo l'autore, "la vita non è nient'altro che teatro",gli esseri umani sono condannati nella comunicazione ad uno scambio di segni e di simboli al quale non sempre corrisponde uno scambio di significati, motivo per cui la comunicazione finisce quindi con l'essere del tutto vuota e priva di significato. 


Fedor Dostoevskij, invece, nella sue 'Notti bianche', narra di un uomo che per 4 notti incontra, nella sognante San Pietroburgo, Nesten’ka, una ragazza di diciassette anni che risveglia in lui il sentimento dell’amore. In realtà da queste bellissime ed evanescenti 'notti bianche' non rimane altro che il bisogno dell'essere umano di aprirsi con qualcuno e un forte desiderio di comunicare, come si può comprendere dalla seguente citazione:
Copertina del libro, edizione di Feltrinelli
"Camminavo e cantavo, perché quando sono felice immancabilmente canticchio qualcosa tra me e me, come qualsiasi altra persona felice che non abbia amici, né buoni conoscenti, né qualcuno con cui dividere la propria gioia nei momenti di gioia."


 

Comunicare per immagini: mass media




L'effetto dei mass media

"È innegabile che l’intera popolazione mondiale passi gran parte del suo tempo a contatto con i mass media e difficilmente potrebbe farne a meno. Tali mezzi, per la loro stessa struttura comunicativa, influenzano la cultura e la percezione della realtà, proponendo modelli e stili di vita che fanno leva sulla desiderabilità sociale." (https://www.stateofmind.it/2015/09/effetti-media-danni-benefici/)
Riguardo all'argomento, consiglio la lettura dell'articolo del giornale delle scienze psicologiche 'State of Mind'.
 

Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2015/09/effetti-media-danni-benefici/

giovedì 2 aprile 2020

Comunicazione oggi

L'importanza della comunicazione ai tempi del COVID-19 secondo Alessandro Baricco

Il 26 marzo 2020 lo scrittore  Alessandro Baricco ha pubblicato su 'La Repubblica'  un articolo in cui stila 11 punti di riflessione riguardo alla situazione che ha immobilizzato l'Italia in questo periodo, il Coronavirus. Si può accedere all'articolo integrale mediante il link https://medium.com/@bariccoale/virus-%C3%A8-arrivato-il-momento-dellaudacia-4cba63fcb77d, riporto sul blog il punto 2, che fa riferimento alla comunicazione nell'era digitale.

"Stiamo facendo pace col Game, con la civiltà digitale: l’abbiamo fondata, poi abbiamo iniziato a odiarla e adesso stiamo facendo pace con lei. La gente, a tutti i livelli, sta maturando un senso di fiducia, consuetudine e gratitudine per gli strumenti digitali che si depositerà sul comune sentire e non se ne andrà più. Una delle utopie portanti della rivoluzione digitale era che gli strumenti digitali diventassero un’estensione quasi biologica dei nostri corpi e non delle protesi artificiali che limitavano il nostro essere umani: l’utopia sta diventando prassi quotidiana. In poche settimane copriremo un ritardo che stavamo cumulando per eccesso di nostalgia, timore, sospetto o semplice fighetteria intellettuale. Ci ritroveremo tra le mani una civiltà amica che riusciremo meglio a correggere perché lo faremo senza risentimento."


Alessandro Baricco

mercoledì 1 aprile 2020

STEP 5

L'arte di comunicare l'arte 


"Il nuovo spot istituzionale Art Bonus, in onda sulle reti Rai e sulle piattaforme digitali MiBACT dal 20 ottobre 2019, racconta l’unicità del patrimonio culturale italiano attraverso gli occhi dei visitatori.  Come in una vera e propria sindrome di Stendhal, i protagonisti dello spot sono stregati dalle opere d’arte in un’intima quanto sempre irripetibile vicinanza."

LEZIONI AMERICANE

 “Alle volte mi sembra che un'epidemia pestilenziale abbia colpito l'umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l'uso d...