venerdì 24 aprile 2020

Osservazioni sulla lezione 24/04/2020

Durante la lezione di oggi, in cui è stato trattato il ruolo di divinazione e futurologia non solo tra gli indovini, ma anche in ambito scientifico, sono stata colpita dalla vicinanza tra arte divinatoria e ingegneria. A primo acchito sembra che le due espressioni siano tra loro ossimoriche, ma in realtà ho scoperto un nuovo volto dell'ingegneria, che non si riduce al mero calcolo, ma è sicuramente,in parte, immaginazione. Infatti, gli ingegneri elaborano idee, progetti  (che, come ho imparato oggi, deriva dal latino proiecere, che si può intendere come 'lanciare i dadi', 'gettare avanti'), facendo riferimento a modelli considerati validi grazie all'esperienza precedente. In un progetto si percepisce la necessità di previsione del futuro esattamente come accade nel fegato bronzeo etrusco che rappresenta una mappa del templum celeste, e questo avviene perchè da sempre conoscere il futuro dona all'uomo tranquillità.
Il fatto che ingegneri che hanno fatto la storia come Filippo Burzio e Vilfredo Pareto si siano dedicati successivamente all'economia e alla sociologia mi rende ancora più consapevole della poliedricità dell'uomo ('quest'uomo raro, questa autentica personalità, che m'incantò', afferma Burzio), che ha la capacità di scoprire sempre nuovi interessi, senza focalizzarsi, come direbbe al contrario Pirandello, in una 'forma' ben definita.

Nessun commento:

Posta un commento

LEZIONI AMERICANE

 “Alle volte mi sembra che un'epidemia pestilenziale abbia colpito l'umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l'uso d...