domenica 10 maggio 2020

Comunicare la musica con i videoclip

Grazie ai videoclip musicali siamo in grado non solo di apprezzare la musica sul piano uditivo, ma anche di conoscerne meglio la storia o di carpire dei significati nascosti.  Da Video Killed the Radio Star dei The Buggles (riportato alla fine del post), primo video musicale ad essere programmato sull'appena nata MTV nel 1981, la maggior parte dei cantanti si è servito di questo nuovo e creativo strumento per comunicare qualcosa in più delle loro canzoni più significative e famose. 
A livello sociologico l’ascesa del videoclip può spiegarsi come tentativo, da parte dell’industria dello spettacolo, di offrire qualcosa di diverso alle masse giovanili in un momento difficile per la creatività musicale. Questa inedita tipologia di fruizione sonora, la cui protagonista risulta l'immagine, è stata favorita dalla crisi (soprattutto ideologica) dei grandi raduni alla Woodstock e dalle novità tecnologiche digitali (con il CD a soppiantare in fretta i vecchi 45 e 33 giri).
Il trend del video musicale viene seguito sia dalle Major discografiche, sia dai produttori indipendenti, dotati di minore budget. Infatti, con l'esplosione di Internet e del Web, questo trend è diventato una sorta di modus operandi consolidato. 
Il videoclip diventa un biglietto da visita mediante il quale l'ascoltatore  di apprezza maggiormente la musica e l'artista, che ha la possibilità di rappresentarsi visivamente tramite un audiovisivo. 




Bibliografia:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Videoclip#Storia_e_sviluppo
-https://www.lacomunicazione.it/voce/videoclip/
-http://www.autori-multimediali.it/nascita-e-storia-della-produzione-video-musicale/

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