mercoledì 27 maggio 2020

STEP 20

La comunicazione ai tempi di Leopardi

"Certamente gli uomini che verranno di qua a mille anni, appena chiameranno civile la età presente, diranno che noi vivevamo in continui ed estremi timori e difficoltà, stenteranno a comprendere come si potesse menare e sopportar la vita essendo di continuo esposti ai pericoli delle tempeste, dei fulmini ec., navigare con tanto rischio di sommergersi, commerciare  e comunicar coi lontani essendo sconosciuta o imperfetta la navigazione aerea, l’uso dei telegrafi ec., considereranno con meraviglia la lentezza dei nostri presenti mezzi di comunicazione, la loro incertezza ec. Eppur noi non sentiamo, non ci accorgiamo di questa tanta impossibilità o difficoltà di vivere che ci verrà attribuita; ci par di fare una vita assai comoda, di comunicare insieme assai facilmente e speditamente, di abbondar di piaceri e di comodità, in fine di essere in un secolo raffinatissimo e lussurioso. Or credete pure a me, che altrettanto pensavano quegli uomini che vivevano avanti l’uso del fuoco, della navigazione ec. ec.; quegli uomini che noi, specialmente in questo secolo, con magnifiche dicerie rettoriche predichiamo come esposti."
da 'Zibaldone-Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura',pag.4199 

In questo passo, tratto dallo Zibaldone, Giacomo Leopardi espone in maniera quasi profetica la sua opinione sul progresso della scienza e, in particolare, dei mezzi di comunicazione. L'autore immagina che nei secoli successivi al suo (19esimo) ci sarà un apparente sviluppo dei mezzi di comunicazione che porterà gli uomini a guardare al passato come ad un periodo governato dall'incertezza e dalla difficoltà di vivere. Leopardi però sottolinea come nel suo presente non si respiri affatto un'aria di timore generale, ma si consideri la situazione descritta nel brano come normalità. 
Il passo dell'autore, quindi, assume una validità generale: noi esseri umani tendiamo a cercare sempre il meglio e il progresso ma, nella maggior parte dei casi, così facendo sviluppiamo necessità che non sentivamo prima dell'esistenza di una determinata invenzione. In poche parole, questo sintetico ma illuminante passo fa comprendere come in realtà per comunicare non siano necessari tutti i mass media che utilizziamo quotidianamente (che spesso non solo informano, ma influenzano e persuadono), ma un gesto, uno sguardo oppure una frase, strumenti che l'uomo possiede da sempre.


Giacomo Leopardi

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