sabato 6 giugno 2020

STEP 25

In una giornata primaverile del 2020, durante la ricreazione nella sua scuola bolognese, Guglielmo, protagonista della serie tv relativa allo step 22, chiacchiera con il suo compagno di classe Francesco.
FRANCESCO: Hai visto il nuovo telefono di Sara? Gliel'hanno preso i suoi per il compleanno, ultimo modello!
GUGLIELMO: (Guarda F. con indifferenza) Non ci ho nemmeno fatto caso in realtà.
FRANCESCO: (Sorride) Non avevo dubbi, hai sempre la testa tra le nuvole! Comunque, non conoscere il nome del suo liceo ma avere sempre tra le mani un oggetto di valore deve darle molta soddisfazione.
GUGLIELMO: L'oggetto è di valore soltanto nella sua testa, crede di poter comunicare ancora più velocemente con tutti i suoi amici, ma in realtà si sta isolando sempre di più. Provo a parlarle ma non mi guarda mai negli occhi, ha lo sguardo costantemente fisso sul cellulare, e passa le giornate credendo che quella sia la felicità.
FRANCESCO: (Lo guarda perplesso) Che discorsi filosofici! Cosa sarebbe per te la felicità?
GUGLIELMO: (Fa una smorfia) Sto solo riflettendo sul nostro presente! Non so definire la felicità, ma sicuramente è molto meglio condividere i propri pensieri di persona senza filtri invece di nascondersi costantemente dietro ad uno schermo.
FRANCESCO: E preferiresti stare da solo tutto il giorno dopo la scuola senza la possibilità di sentirti con nessuno? 
GUGLIELMO: Non si esce più per fare una passeggiata? Sinceramente, in questo periodo pagherei per non sentirmi con nessuno, anche quando cerco di rifugiarmi in me stesso mi sento bombardato da informazioni che fanno soltanto rumore nella mia testa. 
FRANCESCO: Di quali informazioni parli?
GUGLIELMO: Faccio riferimento alle informazioni che riceviamo ogni giorno dai mass media. Sara ha comprato quel cellulare perché ha visto la pubblicità in televisione almeno cinque volte al giorno senza volerlo e si è convinta di aver necessariamente bisogno dell'ultima generazione perché non si sarebbe più accontentata della penultima, che già possedeva.
FRANCESCO: Anche io guardo spesso la TV, ma non faccio caso alle pubblicità, non mi interessano e nella maggior parte dei casi la presentazione del prodotto non ha lo scopo di informare su determinate prestazioni, ma di fartelo comprare.
GUGLIELMO: (Sorride) Finalmente la pensiamo allo stesso modo!
FRANCESCO: Chissà perché qualcuno viene persuaso e qualcun altro no però...
GUGLIELMO: Non è ovvio?
FRANCESCO: (Lo guarda dubbioso) Di cosa parli?
GUGLIELMO: Io credo che passando molto tempo sui mass media si perda personalità.
FRANCESCO: In che senso? Spiegati meglio, abbiamo ancora cinque minuti liberi e poi interrogazione di storia.
GUGLIELMO: Molti dei nostri compagni di classe aspettano le nuove uscite di prodotti di una determinata marca, seguono personaggi famosi sui social e inconsciamente cercano di imitarli. Sono così interessati a comunicare da dietro ad uno schermo con gli altri che dimenticano come si possa comunicare con se stessi.
FRANCESCO: Ho capito cosa intendi, ma penso che da non sia totalmente colpa loro, siamo nati nella società della tecnologia, ma alla fine la tecnologia sta prendendo il sopravvento su tutto il resto.
GUGLIELMO: In realtà, la tecnologia non è così male. Ti ricordo che senza il tuo telefono o, in generale, senza i mass media, non potresti sapere cosa accade nel mondo così velocemente, e non potresti nemmeno chiamare tua nonna per chiederle cosa si mangia la domenica a pranzo!
FRANCESCO: Io infatti sono contento di queste nuove scoperte che per noi sono quotidianità, ma sono spaventato da come molti nostri amici si stiano bevendo il cervello.
GUGLIELMO: Ciò che è nocivo è il modo in cui noi siamo influenzati dai nuovi mezzi di comunicazione che, se utilizzati nel modo scorretto, producono l'effetto contrario. Bisogna sviluppare un pensiero critico per poter continuare a comunicare al meglio e nel modo giusto. Comunicare vuol dire condividere, e per condividere bisogna avere una propria idea, un'opinione personale. Questo è possibile soltanto se ci si informa, si legge e si ascolta.
(Suona la campanella)
FRANCESCO: Ci conviene andare, oggi sei molto loquace quindi qualcosa mi dice che ti offrirai volontario!

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