mercoledì 3 giugno 2020

Comunicare in Newspeak

1984 è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949. L'opera è un vero e proprio romanzo distopico, ambientato nel 1984, in un mondo è diviso in tre grandi potenze totalitarie: Oceania, Eurasia ed Estasia, impegnate in una perenne guerra tra loro.
La società è amministrata secondo i principi del partito Socialista Inglese.
Il potere è nelle mani di un partito unico, detto semplicemente il Partito, che nega ai cittadini la libertà di opinione, con a capo il Grande Fratello, 
personaggio che nessuno ha mai visto di persona e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini.  Esiste un'unica lingua di regime, il Newspeak, un linguaggio artificiale epurato da ogni riferimento al pensiero astratto, ridotto a un vocabolario base. Il Newspeak appiattisce il pensiero stesso, rende i cittadini incapaci di discernere il bene dal male. Tutti sono manipolati dalla logica del bipensiero, per cui un concetto può essere anche il suo perfetto contrario e negare sé stesso. L’affermazione del Newspeak è accompagnata dalla distruzione delle opere letterarie del passato e la loro sostituzione con poesie e romanzi prodotti in serie da macchinari.
L'annientamento di ogni possibilità comunicativa è un operazione molto sottile perché crea un alone di solitudine che rende impossibile la verità, non consentendo il dubbio e di conseguenza anche l'attribuzione di verità: questa, infatti,può avvenire soltanto attraverso il discorso. Per distinguere verità ed illusione, è naturale basarsi sul giudizio altrui e se manca questa possibilità viene meno qualunque occasione di distinguere realtà ed apparenza.

Manifesto del Grande Fratello
Bibliografia:


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